
Come affrontarlo? Come reagire? Come non lasciarsi andare alla tristezza?
Ecco alcuni suggerimenti pratici per cercare di accorciare questa “distanza” fisica dai nostri affetti.
La tecnologia può aiutarci.
Genitori a casa, lontano, magari anziani e soli con la paura di ammalarsi di Covid e di altro, con tanti figli e parenti sparsi nella penisola… .L’Attesa dell’incontro tra tutti per Natale è una vera tradizione raccolta dai nonni e dai bisnonni e piacevolmente tramandata a noi e ai nostri figli. Il Natale non è solo festa commerciale ma anche ritrovo affettivo, recupero dei valori familiari, incontro tra parenti stretti… un giorno che per tanti è atteso da un anno!
Occorre premettere il significato che ha, per tantissimi di noi italiani, il Natale: è un momento che per tradizione è di festa, le mamme che spignattano in cucina per giorni, cibi tradizionali per la Vigilia e per Natale, l’albero e il presepe preparati con gusto e dovizia di particolari, figli che tornano nel focolare familiare che lavorano o studiano lontano da casa, magari da anni… il Natale è un giorno Sacro per i nonni, i genitori e, di conseguenza, anche per noi e i nostri figli…
Ma quest’anno qualcosa è cambiato e investe anche questa splendida giornata da tanti attesa, appunto, tutto l’anno…
Che fare per non far sentire soli i nostri anziani e per non sentirci “noi” assenti?
Intanto pensiamo ad organizzarci con videochiamate e telefonate anche in più momenti della giornata: aiuterebbe sicuramente ad alleviare quel senso di vuoto e inusualità che lascerà questo Natale, questa giornata tanto attesa!
La “distanza fisica” creerà in molti “tristezza, disagio psicologico, senso di vuoto e anche di solitudine”: questa è la pandemia psicologica accanto a quella sanitaria da Covid che impone di cambiare stile di vita, abitudini ed ha una ricaduta sulla vita quotidiana di tutti (grandi e piccini), sulla salute psicologica e sulla società in genere.
Non dobbiamo sottovalutare la ricaduta sull’aspetto psicologico di questo Natale che si ritorcerà contro, come un boomerang, a tutti se non prestiamo attenzione e diamo sollievo ai soli, agli anziani e a quanti attendono il Natale con ansia tutto l’anno.
In caso di difficoltà perchè non rivolgersi a dei professionisti?
Non farsi sopraffare dalla depressione o dal lasciarsi andare rendendo ancor più complicata questa situazione di quanto già non lo sia, è davvero un attimo. Ci sono vari telefoni d’ascolto messi a disposizione da più Istituzioni, psicologi sparsi su tutto il territorio pronti ad offrire un sostegno, un ascolto, un aiuto concreto a chi li conttatterà… non pensiamo di riuscire a farcela sempre da soli!
Perchè non provare a trasformare questo cambiamento/isolamento forzato delle festività natalizie 2020 in qualcosa di costruttivo?
Ogni esperienza è come una medaglia: ha sempre 2 facce.
Pensiamo a cosa siamo maggiormente portati a realizzare: ad esempio fare del volontariato (CAV, ENPA, CARITAS…), oppure dedicarsi dei momenti di distensione o di rilassamento che non si possono mai godere come letture, passeggiate, ascolto musiche, attività di cucina, aperitivi virtuali con gli amici e cosi via… cogliamo l’occasione di ricercare “benessere” dentro di noi dandoci tempo e lasciandoci andare alle esperienze più gratificanti!
Questo sarà un Natale molto diverso ma che potrà risultare comunque costruttivo e splendido se riusciremo ad “adattarci” con ciò che è più consono a noi, alla nuova realtà!!!!
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