AUTOEFFICACIA E RESILIENZA

By Marta Viappiani 3 anni agoNo Comments

Rieccomi!

In riferimento a quanto fin qui scritto circa le conseguenze del lockdown nelle varie fasce d’età, ritengo ora importante continuare con qualche riga affrontando il discorso della nostra capacità di “Autoefficacia e resilienza”. Soprattutto come trovare, dentro di noi, le abilità (skill), le risorse e le energie necessarie per potersi rialzare.

Autoefficacia:

“Se credo di poterlo fare,

acquisirò sicuramente la capacità di farlo,

anche se all’inizio non dovessi averla.”

(Mahatma Gandhi)

L’autoefficacia si riferisce alla percezione delle proprie possibilità di far fronte a un evento.

La consapevolezza di ciò che veramente è insito in noi e quello che non lo è, ci offre l’opportunità di “leggere” in chiave realistica, ciò che dobbiamo andare a svolgere senza cadere vittime di pericolose e inutili demoralizzazioni.

Bandura, studioso dell’argomento in chiave scientifica, ritiene che l’autoefficacia percepita sia un insieme di credenze che tutti possediamo rispetto alle capacità di performance (non generali ma specifiche), ed esercitano notevole influenza sugli eventi della propria vita.

Personalmente ritengo che dipenda moltissimo anche dal fattore dell’autostima.

L’autoefficacia comprende la capacità di non mollare a metà strada il raggiungimento di un obiettivo perchè ritenuto complesso per le mie possibilità, bensì comprende l’abilità di perseverare, lavorando per ottimizzare i propri progetti.

Tale processo è attualmente conosciuto anche come resilienza.

Quindi ecco che l’autoefficacia e la resilienza permettono di trovare dentro noi stessi la forza e le energie per affrontare qualsiasi evento e poterci quindi rialzare.Pensiamo alle persone coinvolte nel lokdown: tuttora c’è chi non esce volentieri di casa, chi è terrorizzato dal futuro, chi ancora non vede futuro economico per la sua famiglia venuta a meno  la fonte economica (leggi in questa ottica i suicidi avvenuti fino ad ora nel silenzio generale), chi ancora non riesce a vedersi frequentare scuole o università mantenendo mascherine e distanze di sicurezza… e potrei continuare con chi svolge ancora lo smartwork con bimbi piccoli da gestire, e cosi via. Tutte queste persone devono avere chiaro che la loro autoefficacia è l chiave di lettura per raccogliere risorse e procede nel percorso di Vita!

Un’alta autoefficacia è anche basata sul concetto di cogliere le varie sfide che la Vita ti propone: ognuno è chiamato a dotarsi di strumenti nuovi, di cercare le strategie ottimali per vincerla quella sfida e sentendosi così all’altezza della situazione (aumento dell’autostima). Coloro che sviluppano e credono in questa loro capacità raggiungeranno sempre i risultati massimi.

Chi crede in sè stesso (autoefficacia e autostima) pensa, agisce e affronta le sfide come stesse avendo successo mentre al contrario, chi non l’ha, si dà per perdente dall’inizio.

Così sono state le telefonate ricevute: “non ci riuscirò mai”, “non ci salteremo mai più fuori”, ” i miei figli perdono l’anno scolastico e a me comporta…”, ecc. Mentre altri “finirà questo periodo”, “ne abbiamo passate tante che ne usciremo”, ecc.

Quando l’autoefficacia funziona?

– quando si prende coscienza appieno delle proprie potenzialità (lavoro che si fa anche in psicoterapia ad esempio)

– quando ci si attiva per cercare strumenti e strategie per fronteggiale gli eventi

– quando ci si attiene maggiormente ai margini di fattibilità che non a quelli di difficoltà

– quando si è proattivi e ci si attiva per colmare le carenze o le fragilità

Quando l’autoefficacia non funziona?

– quando non si è consapevoli delle proprie potenzialità

– quando si vedono solo gli ostacoli di fronte a una sfida e non quelli fattibili

– quando non si attiva per cercare strumenti e strategie dentro di sè, per colmare le proprie lacune percepite

– quando sviluppa dipendenza dagli altri e non conta sulle proprie forze

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